Il mito di Elena








Elena, figlia di Zeus e di Leda, era una donna di eccezionale bellezza. A causa del suo rapimento scoppiò la guerra di Troia, raccontata dall’Iliade. Figura della mitologia greca assunta, nell'immaginario europeo, è icona dell' eterno femminino. Proprio questa sua caratteristica archetipica fa sì che nell'immensa letteratura nata attorno alla sua figura, Elena non venga mai considerata responsabile dei danni e lutti provocati dalle contese nate per appropriarsi della sua bellezza.

Il mito di Elena è descritto nell'Iliade e nell'Odissea, ma molti poeti successivi ad Omero modificarono il personaggio e la sua mitologia. Alcune leggende la indicano figlia di Nemesi, la dea della vendetta.

Jung interpreta la figura di Elena come una figura dell’archetipo dell’Anima. Ogni uomo che Elena ha incontrato nella sua vita, ha visto nella sua bellezza solo il riflesso della propria anima ed è questo che la condanna da una parte ad essere il simbolo del tradimento e dall'altra ad essere l'oggetto d'amore, irraggiungibile proprio perchè idealizzata.

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